Vittime e ribelli. Donne di 'ndrangheta by Umberto Ursetta

Vittime e ribelli. Donne di 'ndrangheta by Umberto Ursetta

autore:Umberto Ursetta [Ursetta, Umberto]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788868224134
editore: Pellegrini
pubblicato: 2016-03-29T22:00:00+00:00


Altre storie di donne uccise

La città di Milano, prima ancora dell’uccisione di Lea Garofalo, era stata teatro di altri due omicidi di donne, quello di Moira Piazzolla e di Marianna Spinella[7]. Le loro storie sono diverse dalle altre in quanto non fanno parte di famiglie di ’ndrangheta, e tuttavia è interessante raccontarle perché contribuiscono a far comprendere come quella che negli anni Settanta era considerata la capitale morale d’Italia si è andata trasformando nella città nella quale negli ultimi decenni hanno trovato terreno fertile per le loro scorribande pericolose cosche mafiose, supportate da criminali di elevato spessore. Uno di questi è Luigi Cicalese, responsabile assieme ad altri dell’omicidio delle due donne. Egli, pur non facendo parte organicamente della ’ndrangheta, era legato alla cosca del boss Pepè Onorato, decapitata con l’operazione Metallica, grazie anche alle informazioni fornite agli inquirenti dallo stesso Cicalese, una volta divenuto collaboratore di giustizia.

Ma non è solo il rapporto con gli uomini di Pepè Onorato a mettere in rilievo la vicinanza di Cicalese ad ambienti mafiosi. La sua carriera criminale può contare sull’esistenza di rapporti anche con altri esponenti di primo piano dei clan mafiosi che imperversano negli anni Novanta nelle piazze milanesi nel campo delle estorsioni e del mercato della droga. Dal suo curriculum processuale emergono legami con personaggi collocati ai vertici della criminalità mafiosa lombarda sia di origine calabrese, tra cui Franco Coco Trovato, che di origine siciliana, tra cui Ugo Martello, intimo amico di Marcello Dell’Utri. Questi rapporti gli permettono di entrare nel commercio internazionale della droga e di avere contatti con grossi trafficanti turchi e colombiani, con i primi per l’eroina e con i secondi per la cocaina. Non si tratta, dunque, di un criminale di bassa tacca, ma di un personaggio che conosce molte cose dei boss mafiosi che operano a Milano, tanto da contribuire con le sue dichiarazioni a farli condannare a pene molto elevate.

Con questo pedigree alle spalle, è difficile credere che i delitti delle due donne maturino in un contesto diverso da quello mafioso. Cicalese, pur non essendo regolarmente affiliato, a causa dei suoi frequenti contatti con uomini di primo piano della criminalità organizzata si comporta come se ne facesse parte. Per lui, così come per i mafiosi, la femmina deve sottostare al potere del maschio e non può fare nulla senza il suo consenso, non ha alcuna autonomia d’azione, deve solo ubbidire e basta.



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